Abruzzo: Pennapiedimonte, detto anche il balcone d'Abruzzo.
Uno spettacolo di panorami mozzafiato che si staglieranno davanti ai vostri occhi.
Il sentiero per arrivare al rifugio inizia dal Balzolo, belvedere di Pennapiedimonte, e si staglia a destra della famosa roccia a forma di pinna, chiamata anche Cimirocco o Dea Maja.
Infatti un'antica leggenda narra che proprio in questi luoghi la Dea perse suo figlio Mercurio e da qui il nome della roccia, che a quanto pare sembra una donna piegata sulle sue gionocchia e sotto di essa c'è una cascata d'acqua che pare siano proprio le sue lacrime.
Il primo tratto del sentiero è abbastanza impegnativo, essendo davvero molto ripido e con qualche passaggio a strapiombo , ma con la dovuta attenzione si supera il tutto facilmente, poi si prosegue salendo verso il rifugio. Quasi tutto il percorso è esposto al sole, quindi vi consiglio vivamente di munirvi di crema solare e cappello o affrontare il percorso nelle prime ore del mattino.
Dopo un'oretta e mezza circa arriverete finalmente al rifugio e la fatica verrà ripagata dalla meravigliosa vista che avrete su tutta la Valle Dell'Avello e della Majella.
Vedrete un panorama scofinato fino ad arrivare al Mare Adriatico e nelle giornate più soleggianti potreste scorgere anche le coste della Croazia. Per me è stata un'emozione unica vedere come il paesaggio partiva dalla costa fino ad arrivare sulla cima delle Murelle. La pace, la natura incontaminata e la tranquillità che troverete qui sarà ineguagliabile.
Nel rifugio è possibile pernottare (controllate sempre le misure anti covid19 prima di fare una scelta del genere) e accendere il fuoco all'interno, troverete anche una zona pic-nic con tavoli di legno e una fontanella d'acqua dove poter ricaricare le vostre borracce. Consiglio vivamente a chi non ci è mai stato di vedere questo rifugio almeno una volta.
«La Pànne de l'Abriòzze è lu balecàune, se vàide tante mòre da Lu Uòšte a Urtàune. Lu sàule, quònde esce la matèine, le vòsce 'gnà fò la mòmme nghe lu bambèine.»
«La Penna è il balcone d'Abruzzo, si vede tanto mare da Vasto a Ortona. Il sole, quando esce la mattina, lo bacia come fa la mamma con il bambino.»
(Emilio Cocco in Pajese me)
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